Plasma Iperimmune non funziona perchè
Il plasma iperimmune è una delle terapie proposte nell’ambito della pandemia innescata dal Coronavirus SARS-CoV-2. Questa strategia prevede l’utilizzo del plasma, cioè la parte liquida del sangue, di pazienti guariti dall’infezione, al fine di fornire ai malati gli anticorpi utili a contrastarne gli effetti.
In pratica, vengono sfruttate le immunoglobuline (Ig) neutralizzanti, coinvolte nella risposta immunitaria contro il virus, a scopo terapeutico. Però sembra che il Plasma Iperimmune non funziona perchè?
Perchè non funziona il Plasma Iperimmune?
In attesa di un vaccino specifico, il plasma iperimmune sembra essere una delle opzioni di trattamento più valide per fronteggiare la malattia, ma esistono purtroppo alcuni limiti e controindicazioni.
L’utilizzo del plasma iperimmune nei pazienti con Covid-19 severa non migliora né la mortalità né il decorso della malattia. I risultati pubblicati sul New England Journal of Medicine. Tra le principali difficoltà nel comprendere se l’utilizzo del plasma sia una strategia utile vi è la carenza di studi randomizzati in doppio cieco, ovvero studi dove si va a comparare l’effetto del plasma con quello del placebo senza che il “somministratore” e il paziente sappiano la natura del trattamento in corso.
Ed è proprio in quest’ottica che è stato sviluppato lo studio dei ricercatori argentini. Nel clinical trials, realizzato tra maggio e agosto, gli autori dello studio hanno coinvolto 333 persone con forme gravi di Covid-19. A 211 è stato somministrato il plasma in aggiunta alle terapie classiche, a 111 queste ultime più il placebo. Lo studio ha poi valutato le probabilità di andare incontro a decesso e il grado di recupero dall’infezione. Dalle analisi effettuate il plasma iperimmune, comparato al placebo, non ha avuto né effetti nel ridurre le probabilità di morte né nel migliorare il decorso clinico della malattia.